FAQ

Se per il pranzo ho preparato pasta e fagioli per tutta la famiglia il pasto per il bambino deve continuare con un secondo piatto tipo carne, uova e formaggi o terminare?

“La scelta di un primo piatto con legumi (pasta e fagioli, riso e piselli, pasta e lenticchie) è un ottima abitudine per tutta la famiglia e diventa un piatto unico, in alternativa al tradizionale primo piatto seguito da un secondo. Non solo per il bambino ma è consigliato per tutti i componenti del nucleo familiare far seguire al piatto unico soltanto verdure e/o frutta”.

Quando sono al momento dell’acquisto delle carni non so mai se acquistare le carni rosse, che dicono facciano meglio ai bambini, o le carni bianche. Come mi devo regolare?

“Può acquistare tutti e due i tipi, cercando di proporle alternativamente. Non vi sono differenze significative in fatto di proteine, mentre alternarle, anche con altri piatti proteici (pesci, uova, formaggio, legumi) permette di variare ed introdurre giuste dosi di altri nutrienti”.

Il mio bambino non vuole saperne di mangiare frutta e verdura, come posso fare?

“Gli proponga di andare insieme a comprarle facendole scegliere a lui, poi arrivati a casa gli chieda di aiutarla a preparare qualche piatto sfizioso e colorato. Può anche chiedere di dare un voto ad ogni frutta e verdura assaggiata e preparare così una tabella delle preferenze: in questo modo può più facilmente arrivare a proporre le 5 porzioni di verdure (crude o cotte indifferentemente) e frutta al giorno che sono parte integrante di una corretta alimentazione”.

Mio figlio mi chiede di andare spesso al fast food. Qual è la frequenza giusta?

“Gli proponga di andarci saltuariamente (ad esempio una volta al mese e/o alle feste) e all’interno del menù preferito concordi insieme al bambino di inserire anche verdure e frutta. In alternativa potrebbe essere stimolante proporre momenti insieme di giochi”.

Il mio bambino, che è un po’ pienotto, non mangia molto ma non vuole muoversi: che sport posso proporgli?

“In questi casi la cosa più importante è abituarlo al movimento spontaneo quotidiano (giocare all’aria aperta, fare passeggiate, fare le scale a piedi, andare in bicicletta ), magari trovando del tempo per farlo insieme. Per lo sport cerchi, invece, di assecondare le preferenze del suo bambino, privilegiando attività in cui non si trovi in difficoltà per il suo peso (nuoto o rugby, invece di danza o pallavolo ad esempio”.

Dopo lo sport, come merenda non so mai se la qualità e la quantità di cibo che propongo a mio figlio è sufficiente e non sempre riesco a soddisfare i suoi gusti. Cosa posso fare?

“Lo sport che un ragazzo pratica, pur essendo molto importante, non fa consumare molte calorie per cui lo spuntino non deve essere più abbondante del solito. La merenda deve essere una e soprattutto varia: accanto alla frutta fresca e di stagione, che rimane un’ottima indicazione soprattutto se il bambino ha qualche chilogrammo di troppo, si può variare tra un gelato, uno yogurt, ma anche una merenda confezionato o preparata dalla mamma”.

Quando il mio bambino è stato bravo a scuola come ricompensa cosa posso proporgli?

“Una escursione in campagna o in montagna da programmare con tutta la famiglia per la prossima domenica oppure un attrezzo per aumentare il movimento: la bicicletta nuova oppure i pattini ecc. . Il cibo, se vogliamo che il bambino abbia un rapporto sereno con l’alimentazione, non dovrebbe rientrare tra le ricompense ma nemmeno essere fonte di ricatti (“Se non mangi questo…..”)”.

Il mio bambino ha l’abitudine di mangiare tra i pasti e di “far visita” al frigorifero durante il pomeriggio. Come mi devo regolare?  

“Gli ricorda che una corretta alimentazione si compone di 5 pasti al giorno, ma contemporaneamente condivide con lui intrattenimenti piacevoli per evitare momenti di noia e solitudine; se poi ci sono pressanti richieste di cibo ugualmente si possono aumentare le verdure e la frutta ai pasti principali, svuotare il frigorifero per evitare tentazioni e proporre aggiunte di spuntini colorati con verdure già pronte da mangiare”.

Il mio bambino è sovrappeso e non riesce a dimagrire: cosa devo fare?

“E’ preferibile mettere in atto strategie per cambiare le abitudini alimentari e di vita di tutta la famiglia con l’aiuto di uno specialista. E’ necessario “ncuriosire il bambino con proposte adeguate per un efficace percorso di cambiamento verso uno stile di vita più attivo abbinato ad sana alimentazione. Soprattutto è importante stimolare il movimento, anche semplicemente come riscoperta di giochi, e valutare con il proprio pediatra la curva di crescita e la necessità di una valutazione specialistica”.

Mio figlio è sovrappeso e non vuole fare colazione, come mi devo comportare?

“È assolutamente un errore mandare a scuola il bambino senza aver assunto un’adeguata prima colazione perché poi nella giornata assumerebbe e metabolizzerebbe più calorie. Una tazza di latte o yogurt con cereali o biscotti o fette biscottate sono il modo migliore per iniziare al meglio una nuova giornata, ma se vi sono forti resistenze è bene iniziare con qualunque alimento (panino) purchè prima di uscire di casa abbia assunto qualcosa. La proposta continuata poi di una colazione fatta insieme intorno ad una tavola imbandita può essere lo stimolo per portarlo ad assumere gli alimenti giusti”.

Mio figlio ha una costituzione normale ma vuole fare lo stesso una dieta per perdere peso: cosa devo fare?

“È importante non sottovalutare queste domande con semplici risposte (“ma stai bene così”) e nemmeno colludere con lui o lei nella ricerca di qualche dieta miracolosa. È bene soffermarsi a discutere con il ragazzo sul come si vede e come si vorrebbe vedere ed affidarsi al proprio pediatra o ad un centro che si occupa specificamente di tali problemi”.

Il mio bambino salta spesso i pasti durante la giornata: come mi regolo?

“Non è una buona abitudine e nel tempo può produrre problemi di accrescimento scarso o troppo abbondante E’ consigliabile far assumere al bambino 5 pasti al giorno (prima colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda pomeridiana e cena) senza saltarne nessuno, proponendogli ad orari giusti gli alimenti che più gli piacciono e poi piano, piano portandolo ad assumere anche gli alimenti giusti”.

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