I giovani ambasciatori dell’Istituto Comprensivo “Plinio il Vecchio” di Cisterna di Latina danno voce alla loro esperienza: leggi i loro contributi

Dopo l’esperienza vissuta dai ragazzi dell’Istituto “Plinio il Vecchio”, abbiamo lasciato spazio ai “Giovani Ambasciatori” per raccontarci le loro emozioni ed riflessioni rispetto al loro ruolo. Di seguito le loro testimonianze:

 

“Sono Diego Innamorato, uno studente dell’IC “Plinio il Vecchio” di Cisterna di Latina e frequento la classe 3C scuola secondaria di primo grado.

Quest’anno ho avuto la fortuna di essere stato scelto, dalla mia docente di Lettere, come giovane ambasciatore del Moige, (Movimento Italiano Genitori) un’associazione italiana impegnata in ambito educativo e sociale per la protezione dei minori.

Tra i diversi progetti il Moige si occupa di informare e sensibilizzare circa il fenomeno del bullismo elettronico ed educare noi giovani studenti ad un uso consapevole della tecnologia in un’ottica di prevenzione.

Io e i miei compagni “Giovani ambasciatori” abbiamo seguito attentamente tutte le lezioni del corso di formazione, che è stato interessante ed istruttivo. Abbiamo familiarizzato con temi, tematiche e termini che non conoscevamo, ma che ci hanno appassionato tanto da essere pronti per poter comunicare quanto appreso ai nostri compagni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado e alle classi quinte della scuola primaria. Nella giornata del “Safer internet day” abbiamo trascorso una mattinata di formazione intitolata prevenire e gestire il “Cyber Risk” e in quell’occasione abbiamo conosciuto ed ascoltato con interesse il direttore generale del Moige Antonio Affinita, e la Dottoressa Gaia La Spina psicologa della task force del Moige.  Successivamente il 4 marzo 2021, abbiamo svolto una lezione formativa   con i nostri compagni più giovani. E’ stato un momento molto emozionante e anche tanto bello ed educativo: mentre comunicavamo le nostre conoscenze sulle tematiche oggetto di formazione, ci arricchivamo allo stesso tempo con i quesiti che ci ponevano i nostri compagni. E’ stato quindi, uno scambio di notizie, di chiarimenti, di approfondimenti. Ringrazio il Moige per avermi dato la possibilità di costruire un bagaglio di conoscenze in materia di bullismo e Cyberbullismo ed essere stato quindi di aiuto ai miei coetanei, pertanto sono fiero della carica di giovane “Ambasciatore del Moige” e porterò sempre con me quest’esperienza bellissima.”

Diego Innamorato, III C

“Quest’anno, per la prima volta, ho affrontato in modo approfondito il tema del bullismo e del cyberbullismo, seguendo un corso di formazione che mi ha portato a comprendere meglio questi due fenomeni.

Sono rimasta molto colpita, non mi aspettavo che il bullismo potesse portare tante conseguenze psicologiche e fisiche: disturbi dell’umore, del sonno o psicosomatici. I bulli non si rendono conto del prodotto delle proprie azioni per totale assenza di empatia, mancanza che può essere dovuta a un passato caratterizzato da vari fattori fra i quali la scarsa comunicazione all’interno delle mura di casa.  Mi domando se le famiglie di questi ragazzi abbiano la consapevolezza dei disagi dei loro figli in quanto, secondo me, è importante ricercare la motivazione che spinge i bulli a compiere determinate azioni, per poter aiutare loro a migliorare nel proprio comportamento.

Mi auguro di essere un futuro buon genitore che presterà attenzione ai problemi e ai sentimenti dei propri figli, aiutandoli a crescere nel rispetto degli altri e trasmettendo loro dei valori su cui fondare la propria vita.

Mi stupisce il fatto che quando si parla di bullismo e cyberbullismo non si approfondiscano alcuni aspetti importanti. Non si parla mai di come aiutare in modo concreto la vittima. Nelle aule di scuola si dovrebbe insegnare ai ragazzi il valore della solidarietà e dell’inclusione; è importante imparare a riconoscere e prevenire determinate azioni e arginare i comportamenti violenti per scoraggiare gli autori e far sentire meno sole le vittime. Spesso i bulli compiono i loro gesti per essere al centro dell’attenzione e sentirsi importanti. L’inclusione dovrebbe coinvolgere anche questi ragazzi  facendogli comprendere che sarebbero comunque accettati nella comunità.

Seguendo il corso di formazione ho imparato a conoscere meglio i pericoli di internet; ora, quando navigo sul web, lo faccio con occhi più vigili e attenti per avere minore probabilità di cadere nei tranelli della rete. Questo non significa che io abbia imparato a difendermi, ma ora so cosa fare se mi imbatto in qualcosa di sospetto: avvisare immediatamente i genitori.

Questo progetto mi ha dato la possibilità di parlare a ragazzi più giovani di me attraverso gli incontri fatti con le classi delle scuole elementari e medie. Spero di essere riuscita a trasmettere ciò che ho imparato; mentre parlavo ho cercato di trovare parole semplici e chiare per illustrare un argomento così delicato nell’intento di non urtare i sentimenti di bambini così piccoli. Sapere di aver contribuito, anche se in piccolissima parte, all’educazione di ragazzi come me mi fa sentire grata di essere stata scelta come giovane ambasciatrice.

Mi sento appagata da questa esperienza, perché durante questo percorso sono cresciuta, ho aperto gli occhi e, in minima parte, ho migliorato me stessa.”

 Alice Tesseri, III B

“Per me essere un giovane ambasciatore del moige, oltre ad essere ovviamente un onore, è soprattutto una responsabilità. Dico ciò poiché ora che faccio parte di questo progetto, ora che mi sono state insegnate le tecniche per prevenire e gestire il bullismo e, più nello specifico, il cyberbullismo, potrò aiutare coloro che si trovano di fronte a questo tipo di difficoltà. Parlo di tutte quelle persone che vengono aggredite per mezzo di questa nuova forma di violenza formatasi con i social che utilizziamo quotidianamente e che crediamo che siano solo una forma di svago per noi giovani. Eppure, molti individui soffrono a causa di questi ultimi e, in particolare, per via di tutti i cyberbulli che popolano il web, i social media.”

Cristiano Sicignano, III D

“Mi chiamo Nunzia Saturno e frequento la classe 3 F dell’I.C. Plinio il Vecchio di Cisterna di Latina. Quest’anno nella mia scuola è stato realizzato il progetto “Generazioni connesse” ed io ho avuto il privilegio di far parte dei “Giovani Ambasciatori ” del Moige,  una importante ONLUS che agisce per contrastare le grandi emergenze sociali come il bullismo, il cyberbullismo e i pericoli della rete. Temi di carattere sociale molto attuali, presenti nelle cronache e nelle preoccupazioni di genitori ed insegnanti. L’esperienza fatta in maniera diretta sul campo, attraverso lezioni a distanza tenute da esperti in piattaforma, mi ha fatto conoscere queste problematiche e allo stesso tempo insieme agli altri Giovani Ambasciatori mi sono sentita onorata nel diventare un punto di riferimento per i nostri compagni di scuola.

In questo periodo di formazione ho avuto modo di avere informazioni più approfondite sul fenomeno del bullismo, che è ormai una malattia cronica del nostro Paese e che si sta diffondendo sempre di più, soprattutto quando una o più persone prendono di mira un soggetto più debole, insultandolo, facendolo sentire inutile, non appropriato o in altri casi prendendolo in giro per il suo aspetto fisico o altre caratteristiche inerenti alla sua personalità. Ho inoltre capito come i social network siano uno dei fattori principali dei fenomeni di violenza e presa in giro nei confronti dei giovanissimi e quanti pericoli ci siano in rete.

Questa esperienza è stata molto impegnativa, ma allo stesso tempo molto costruttiva, ho imparato a conoscere l’importanza di saper utilizzare, nel giusto modo, internet, un mezzo d’informazione/comunicazione che ha letteralmente sconvolto la nostra vita e che purtroppo ha portato all’aumento di ragazzi bullizzati in rete, vittime di aggressioni che ormai si sono spostati sui social network.

Grazie al Moige sono venuta a conoscenza della presenza attiva di associazioni e campagne di sensibilizzazione contro il bullismo e cyberbullismo, nonché a tutela delle vittime, che hanno bisogno di un sostegno psicologico per superare e far guarire una cicatrice profonda che li segnerà a lungo nella loro vita.

Ho capito anche l’importanza nell’affrontare questo argomento con adulti, docenti ed esperti.

Questo progetto mi ha dato anche l’opportunità di conoscere altri ragazzi che come me, Giovani Ambasciatori, hanno avuto l’incarico di far conoscere al meglio questo fenomeno anche ai più piccoli.

In conclusione, questo percorso è stata un’opportunità di crescita, che ho colto subito senza alcuna esitazione quando mi è stata proposta dalla mia docente di italiano e credo fermamente che farà parte della costruzione del mio bagaglio culturale e sarò felice in futuro di aiutare, eventuali vittime di bullismo e cyberbullismo, se dovessero presentarsi situazioni del genere, mettendo a disposizione il mio sapere.

Il mio percorso scolastico alla scuola media volge quasi al termine e tra le tante esperienze fatte in questo triennio, questa è stata di sicuro una di quelle che mi ha toccato il cuore e l’anima ed ha fatto leva sulla mia profonda sensibilità e senso di solidarietà, ma allo stesso tempo mi ha dato il coraggio di capire che nella vita bisogna tendere una mano a chi è in difficoltà e cerca aiuto.”

Nunzia Saturno, III F

“Bullismo e cyberbullismo sono due fenomeni che in quest’anno scolastico sono stati trattati  in vari incontri e attività, destinati a discuterne nelle scuole del nostro territorio. Obiettivo principale è di conoscerli, di prevenirli e di eliminarli che, come abbiamo visto, sono diffusi perlopiù negli ambienti scolastici,  destinati a nuocere o a deridere sia fisicamente che mentalmente la vittima. Noi, infatti, abbiamo agito anche nelle scuole primarie per evitare che si formino questi tipi di comportamenti derivati dal bullismo  o cyberbullismo in modo che nel loro percorso scolastico e nella vita di tutti i giorni, saranno in grado di gestirli al meglio,  anche per allertarli dei vari pericoli della rete che in questo periodo si fanno più frequenti, e  a chi rivolgersi nel caso in cui diventino vittime di bullismo o cyberbullismo. Inoltre, è importante  ricordare che nessuno può farli sentire inferiore. In quest’anno, io insieme gli altri ambasciatori delle classe terze, abbiamo imparato a conoscere argomenti e temi che non ne eravamo ancora a conoscenza, imparando nei minimi dettagli questi due fenomeni che si manifestano così frequentemente. Sarò felice di portare questi argomenti  nella mia classe e anche nelle scuole che frequenterò.”

Federico Finotti, III E

“A scuola, inaspettatamente un giorno, mi è arrivata la proposta di partecipare al progetto “Moige” come “Giovane ambasciatore” ed oggi, ad esperienza conclusa, posso dire di aver accettato con entusiasmo e…di essermi anche divertito!

Il Corso di Formazione è stato molto impegnativo ma ne è valsa la pena, perché ha arricchito le mie conoscenze sull’Associazione e, in particolare, sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo, tematica che ho scelto di approfondire. Ho capito che è uno dei problemi di oggi molto diffuso tra noi adolescenti, figli dei social, quindi ho cercato di informarmi con scrupolo per far capire ai miei coetanei quanto sia importante contrastare il fenomeno.

Molto emozionante è stato Il giorno in cui noi “ambasciatori” ne abbiamo parlato ai compagni del nostro Istituto, emozionante perché sono riuscito a dare consigli a ragazzi e ragazze della mia età che in quel momento manifestavano qualche loro difficoltà o desiderio di saperne di più.  Motivo di orgoglio è stato proprio l’essere accolti e seguiti con attenzione, partecipazione e convinzione.

Posso dire, quindi, che ho partecipato ad un’esperienza magnifica e, se ritornasse l’occasione, non esiterò a dare il mio contributo come ragazzo ormai con…“una certa esperienza”.”

Fabio Palmas, III A

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