Verso l’alto – Pier Giorgio Frassati

“Verso l’alto” è la frase che il Beato Pier Giorgio Frassati ha scritto sul retro di una fotografia scattata durante la sua ultima gita in montagna a meno di un mese dalla morte, la sintesi della sua vita: l’amore a Dio, la passione per le vette, l’amicizia vissuta con un gruppo di suoi colleghi e colleghe della FUCI che lo accompagnavano nelle escursioni e che aveva simpaticamente preso il nome de “La compagnia dei tipi loschi”.
Attraverso il racconto di questa sua ultima gita, viene narrata la breve vita del giovane, morto di poliomelite fulminante all’età di 24 anni: l’amore per l’eucaristia vissuto attraverso la partecipazione quotidiana alla messa, alla quale cercava di portare gli amici, anche al mattino presto, e il suo abbandono quasi mistico nella preghiera; la recita del rosario, spesso condivisa con la compagnia durante le camminate verso la cima; le numerose visite ai malati e poveri dalle quali tornava a volte senza i propri indumenti perché donati generosamente a loro; l’allegria e l’ironia che conquistava amici e amiche conducendoli con naturalezza alla preghiera; l’opposizione al fascismo e al comunismo e le incomprensioni col padre, direttore de “La Stampa” e figura di elevato prestigio sociale. Tutto ciò che faceva era permeato da una profonda e contagiosa fede che ha lasciato il segno in chi lo ha conosciuto.
L’opera presenta il profilo del giovane, canonizzato durante il Giubileo del 2025, offrendo, attraverso il filo conduttore della narrazione in film, immagini, lettere, documenti, testimonianze in maniera esauriente e attraente.