Uonderbois

Cinque dodicenni dei “vasci” partono per una straordinaria avventura alla ricerca di una statuetta di Maradona di grande “valore”, oggetto che permetterà loro di salvare le case in cui abitano che la perfida proprietaria vuole cedere proprio in cambio di quella statuetta. “Maradona”, però, viene rubato da Uonderboi, idolo degli amici.
Questo è solo l’inizio del viaggio. Un viaggio nella Napoli dei sotterranei, delle leggende, dei luoghi magici, in compagnia di cinque ragazzini pronti a rischiare pur di non dirsi addio a causa del volere della “vecchia” proprietaria delle loro case che vuole cacciarli; un viaggio con un supereroe che supereroe non è ma un misto fra un “munaciello” e uno scugnizzo; un viaggio all’interno di famiglie che, solo dopo essere state coinvolte in un’avventura magica, riescono a capire le esigenze dei più piccoli di casa e diventare delle vere famiglie.
Tutto questo è “Uonderbois”, un progetto coraggioso, avvincente, curioso che riesce a coniugare originalità, divertimento, suspense, messaggi significativi e la conoscenza di un territorio unico, quello di Napoli.
Una fiaba moderna che, inglobando fiabe antiche, mostra che i cattivi talvolta hanno una storia difficile ma non restano per sempre cattivi; che i più “piccoli” possono compiere grandi imprese, compresa quella di educare i più “grandi”; che la fantasia può, talvolta, diventare realtà e anche migliorarla.
Tutti gli elementi, anche il dialetto che all’inizio potrebbe sembrare troppo di “nicchia”, creano una serie convincente e coinvolgente.