Tango

Non è mai facile farsi spazio nella giungla dell’informazione tv, soprattutto se tocca presentarsi dinanzi allo spettatore della fascia più tardiva del palinsesto: la seconda serata.
Con un passo di tango, però, Luisella Costamagna avanza con tutta la sua professionalità, in concerto alla sua sicura presenza fisica, in un contenitore tv grammaticalmente corretto: il talk show d’approfondimento.
“Tango” si articola in diversi momenti di confronto, capaci di creare una struttura salda e riconoscibile. La prima parte si apre con un dibattito a più voci circa temi di attualità socio-economica.
La conduttrice invita i suoi ospiti – un parterre solitamente composto da politici, tecnici e giornalisti – a esprimere una rilettura dei fatti proposti, partendo dall’impiego di infografiche o servizi di reportage sviluppati da un competente gruppo autorale.
Successivamente al classico botta e risposta da “piazza politica” tra gli intervenuti, Costamagna muta registro, addentrandosi in un focus analitico ancor più dettagliato riguardante la stretta attualità politica nazionale e internazionale. Lo fa grazie alla proposizione stilistica dell’intervista “faccia a faccia” con le più imminenti personalità del campo analizzato in ogni puntata, ricostruendo, così, una visione maggiormente minuziosa e pertinente.
Il registro poi verte su temi più leggeri con interviste ai protagonisti della cultura e dello spettacolo, unitamente alle incursioni comiche dello showman Saverio Raimondo. “Tango” è una riuscita coreografia televisiva, adatta a un pubblico +16 per i temi proposti.