Sempre al tuo fianco

Sara Nobili, vulcanologa appassionata – non è un caso che sia originaria dell’isola di Stromboli -, lavora per la Protezione civile e si trova continuamente ad affrontare emergenze causate da fenomeni naturali prorompenti, negligenza o cattiva gestione del territorio e dei rischi da parte degli uomini, oltre a incidenti di vario genere che mettono in pericolo, anche sanitario, i cittadini. È spesso costretta a prendere decisioni difficili, da cui dipende l’incolumità di molte persone. Nella vita privata la situazione non è più tranquilla: una promozione lavorativa complica i già fragili equilibri causati da una recente separazione dal marito, da una figlia adolescente spesso in contrasto con lei e da una nuova relazione resa instabile da un’inaspettata malattia.
La serie parte da un’ottima idea: far conoscere e valorizzare il lavoro complesso, rischioso e appassionato degli uomini e delle donne della Protezione civile, la molteplicità di competenze impiegate nelle operazioni e l’ingegno necessario per affrontare situazioni mai viste prima. Tuttavia, l’obiettivo è raggiunto solo in parte: si poteva dare maggior sviluppo e drammaticità agli interventi di soccorso che nella realtà sono spesso più carichi di tensione e pathos. Allo stesso tempo, le vicende private occupano molto spazio, ma senza un adeguato approfondimento psicologico dei personaggi.
Purtroppo, la fiction è oggi ricordata, paradossalmente, soprattutto per il gravissimo incendio causato da un piccolo rogo acceso sul set per esigenze di sceneggiatura, che ha distrutto cinque ettari di macchia mediterranea.