Scrooge

Ebenezer Scrooge è un vecchio arricchito banchiere che odia profondamente il Natale. Ne è così infastidito, che si rende ancora più dispotico del normale verso tutti coloro che incontra, ma soprattutto contro suo nipote Fred, unico parente in vita, rifiutandosi di partecipare alla sua cena di Natale, e contro Bob Cratchit, suo umile impiegato, obbligandolo a rimanere in ufficio fino a tardi anche alla Vigilia.
A giornata lavorativa conclusa, Scrooge rientra solo a casa. Qui, però, viene visitato dal fantasma del suo socio in affari, Jacob Marley. Avvolto da mille catene, Jacob parla accorato al cuore di Scrooge: la sua vita deve volgere verso il bene comune, altrimenti, una volta morto, vivrà la sua medesima sorte, una dannazione perpetua volta a rammentare l’avarizia e l’egoismo perpetrati negli anni vissuti. Spaventato, Scrooge spera si tratti di un incubo, ma Marley lo disillude e aumenta la posta: al suo cospetto accorreranno tre fantasmi del passato, del presente e del futuro con il compito di illustrargli il suo profilo esistenziale. Il primo fantasma, quello dei passati Natali, rammenta all’avaro uomo le occasioni in cui è stato felice e amato e come egli non sia stato in grado di farne tesoro. Il secondo fantasma, quello del presente, lo invita a considerare le ultime risorse a disposizione, quali suo nipote e il suo impiegato per cambiare. Infine, quello del futuro lo spaventa, evidenziando gli estremi della sua vita egocentrica. È il giorno di Natale quando Scrooge ritorna dal suo viaggio introspettivo, mutato. Una storia di speranza adatta a tutti.