Reazione a catena

Reazione a catena è come il buon vino, invecchiando migliora. Giunto alla sedicesima edizione, Rai 1 premia il tradizionale preserale estivo regalandogli due mesi di messa in onda nella stagione autunnale. Il format prevede due squadre, composte da tre concorrenti ciascuna, sfidarsi in diversi giochi che mettono sempre al centro la lingua italiana e le sue parole.
Il marchio di fabbrica del game è la famosa “Intesa vincente”, in cui due concorrenti dicendo una parola a testa devono far indovinare un termine al terzo compagno di squadra. Proprio qui c’è la novità più grande della stagione: infatti, per la prima volta è possibile utilizzare sinonimi del vocabolo da far indovinare.
Il programma non appare una minestra riscaldata nonostante i 16 anni di vita: rimane sempre un gioco leggero, divertente e soprattutto fresco. Si può fruire con estrema attenzione rimanendo incollati al televisore o anche parlando distrattamente con parenti e amici o preparando la cena. Un format istruttivo ma non noioso che educa tutte le fasce d’età, aiutando i telespettatori a scoprire curiosità legate alla lingua italiana con leggerezza e soprattutto consentendo loro di tenere la mente allenata.
La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla conduzione di Marco Liorni. Sempre brillante, con la sua signorilità riesce a mettersi a disposizione di concorrenti e telespettatori in modo esemplare. Mai una battuta fuori posto o una presa in giro: è sempre pronto a sorridere e scherzare con i componenti delle due squadre in gara, senza dimenticare di incoraggiarli nei momenti di difficoltà.