Origini

Non è mai facile riuscire a costruire un nuovo progetto mediale e inserirlo all’interno di una libreria contenutistica così fornita come quella della Rai. Tuttavia, la trasmissione “Origini” ha saputo trovare il giusto “colpo di genio” che gli ha permesso di farsi spazio, a pieno titolo, all’interno del palinsesto della tv di Stato: l’unione di due macro-generi quali il racconto del territorio e l’approfondimento più nozionistico.
Il programma – una striscia settimanale di circa una trentina di minuti – si snoda attorno ai temi del viaggio e della scoperta, ammiccando sia a “Linea Verde” sia ad “Ulisse”.
Con un linguaggio semplice ma pertinente, i conduttori, Valentina Caruso e Francesco Gasparri, coinvolgono lo spettatore in una storia affascinante, incentrata sulle origini della nostra nazione. Gli spunti di riferimento riguardano le popolazioni antiche, come gli Etruschi o i Romani, che hanno contribuito enormemente a tracciare le linee costituenti di ciò che ancora oggi concepiamo come “città”, “religione” fino a “società”.
Partendo dall’archeologia, i due presentatori attraversano tutto lo Stivale, visitando innumerevoli siti storici, accompagnati da personalità illustri del settore accademico, pronti a sviscerare anche nei più piccoli particolari ciò che era del mondo antico.
Lodevole è la scelta autoriale di aver proposto come volti due fresche promesse della televisione, proprio per invogliare il pubblico più giovane ad addentrarsi in un mondo che potrebbe risultare loro fin troppo alieno. “Origini” è un programma “costruttivo” adatto a tutta la famiglia.