Onorevoli confessioni

Quando una persona qualsiasi diventa un personaggio istituzionale, subisce sempre una radicale trasformazione. È come se venisse trasfigurato e conseguentemente privato della sua componente più intima, più primigenia.
Sono infatti l’onorificenza o la carica a dare significato, a dare anima a un corpo ormai svuotato di qualsiasi concezione prettamente umana.
Questo grave distacco tra ciò che si era e ciò che ora si rappresenta è uno dei nodi più complicati da districare per una figura politica appartenente al nostro sistema governativo.
Oggigiorno la retorica della casta, così come l’intricata polarizzazione tra il popolo e il palazzo, non fa altro che demonizzare la nostra classe politica, distruggendo, inoltre, qualsiasi fondamento precostituito circa l’idea di società. E quindi, per ovviare a una drastica deriva morale, la giornalista Laura Tecce ha pensato di scendere in campo con “Onorevoli confessioni”.
Si tratta di una trasmissione di approfondimento rigorosamente incentrata su un’intervista a un rappresentante del mondo della politica, riguardante esclusivamente la sua vita privata.
L’operazione risulta semplice, ma d’impatto, grazie alla capacità della giornalista di gestire l’incontro con il suo intervistato, adoperando la giusta empatia e i giusti tempi. Attraverso oggetti di significato, il politico di turno traccia un ritratto esistenziale, dove – nota molto importante – non tralascia di descrivere anche i momenti più difficili di una vita intera.
Con “Onorevoli confessioni” si scopre che non è giusto pensare che tutti i politici siano degli scansafatiche. Adatto a tutti.