NewsRoom

Quando si parla di giornalismo d’inchiesta si pensa ai grandi titoli della rete ammiraglia della tv di stato. E invece… Monica Maggioni ha avuto il grande merito di costruire una nuova frontiera di racconto, conciliando il linguaggio seriale da piattaforma a quello tradizionalista della tv lineare con il suo “NewsRoom”.
Inizialmente approdato su RaiPlay, il programma ha saputo fare così tanto breccia nel fruitore digitale da balzare agli occhi dei vertici di viale Mazzini che, subitamente, hanno richiesto alla giornalista di rielaborare in chiave mainstream le svariate inchieste proposte on line. In questo modo, per la prima volta nella storia della comunicazione televisiva, si è creata un’ibridizzazione riuscitissima e davvero lodevole tra on e off line.
Ciò lo si deve allo stile innovativo e avanguardistico dello show. Grafiche animate e musiche tensive hanno reso il format fresco e moderno. I temi poi, per nulla banali, con quel racconto incalzante, lasciavano lo spettatore senza parole.
Monica Maggioni e il suo team si sono immersi negli abissi più reconditi della società mondiale, facendo emergere spaccati di realtà allucinanti: dal business del fast fashion alla piaga dilagante del Fentanyl, fino agli inferni di posti “dimenticati da Dio” come il Congo, l’Afghanistan e Haiti. Altrettanto particolare la scelta di mostrare il dietro le quinte degli addetti ai lavori, dando un significativo valore al complesso processo creativo e investigativo che porta alla realizzazione di un reportage. “NewsRoom” è una scommessa vinta, adatta a un pubblico di +16 per i temi proposti.