Never too late

2046, Sardegna. I cambiamenti climatici hanno portato i livelli di anidride carbonica alle stelle e per questo da anni è in vigore un “green lockdown”. Sotto il vigile controllo delle terribili Milizie Verdi è vietato ogni contatto con la natura, gli animali domestici vengono uccisi perché rubano ossigeno e non è ammesso nemmeno coltivare piccole piante in casa.
Un gruppo di cinque adolescenti, dopo la morte dei genitori di due di loro, decide di sfidare le regole per scoprire la verità e offrirsi un futuro migliore. Grazie al contributo di alcuni adulti, i giovani sconfiggono il cattivo Piras e salvano l’intero mondo, fermando il processo di distruzione della foresta di Nur che lui aveva avviato.
La serie, coinvolgente ed emozionante, ha il grande merito di accendere i fari su una delle grandi emergenze del nostro tempo: gli effetti dei cambiamenti climatici. Accanto a questo troviamo una narrazione positiva di amore e amicizia. Da un lato Jacopo ama Maria da sempre, ma la rispetta e la aspetta fin quando lei decide di trasformare un’amicizia fraterna in un legame sentimentale. Dall’altro, i cinque adolescenti superano le difficoltà fisiche e psicologiche di ognuno, si aiutano e riescono a formare un gruppo invincibile, in grado di avanzare compatto senza sacrificare nessuno.
Infine, se la storia non avesse già parlato abbastanza, “Never too late” serve anche ad aprire gli occhi a tutti, soprattutto ai più giovani, sul rischio di fidarsi e affidarsi completamente a un governante che, libero da ogni limitazione, può instaurare una dittatura in grado di annullare tutte le persone.