Matrimonio a punti

Belén e Federico sono una coppia navigata con due figli a carico e due visioni opposte su come affrontare la vita: lei è pragmatica, multitasking, onnipresente nel risolvere i problemi e nell’ascoltare le necessità di tutti, mentre lui è un Peter Pan, procrastinatore delle faccende domestiche.
La nave dell’amore dei due è salpata da un pezzo: la passione si è affievolita e la comunicazione è divenuta scarsa, monosillabica, se non addirittura assente. Il rancore, dettato dal divario relazionale creatosi e dal senso di solitudine, cavalca le onde nel cuore di Belén, pronta a intraprendere qualcosa di drastico pur di salvare l’ultima scialuppa.
Così, seguendo il consiglio di sua sorella, invita Federico a provare un’app matrimoniale il cui metodo di terapia si caratterizza sull’infondere un equilibrio tra il dare e il ricevere all’interno della coppia. Il sistema si basa su punti miglia: più si compiono buone azioni verso il proprio partner, più si guadagnano punti da poter accumulare e spendere in un secondo istante per un proprio tornaconto personale.
Federico vede in questa tecnologia la chiave di svolta: finalmente può fare ciò che vuole, senza provare rimorso verso Belén. Entusiasta, parte alla conquista dei punti, preparando, parallelamente, un viaggio per lui e i suoi amici. I buoni propositi, però, vengono disattesi. L’inganno viene scoperto e i due coniugi si lasciano. Tuttavia, è proprio con la separazione che trovano il modo di comprendere le loro rispettive visioni di vita per tornare insieme.
Matrimonio a punti è una commedia romantica sui generis, adatto a tutti.