Matilda The Musical di Roald Dahl

Una coppia scapestrata e con poco acume nel cervello dà alla luce una figlia “per errore”, crescendola, per così dire, in modo freddo e disinteressato. Matilda, la progenie, vive sola e distaccata tra le mura di questa famiglia disfunzionale, avendo come unici amici i libri presi in prestito dalla curiosa quanto gentile bibliotecaria.
Un giorno, però, alcune persone dei servizi sociali bussano alla porta di casa per invitarla ad andare a scuola, obbligando così i genitori a iscriverla nell’istituto diretto dalla cattivissima signorina Agatha Trinciabue. Matilda, felice di questa nuova avventura, si trova catapultata in una scuola degli orrori, in cui la despota preside desidera solo tarpare le ali alla fantasia e alla speranza dei suoi allievi, adoperando punizioni corporali e regole ferree. In soccorso al grigiore esistenziale prospettato dall’impronta di questi adulti così ottusi, arriva la maestra Jennifer che, con i suoi modi buoni e affettuosi, insegna alle giovani menti a poter volare un giorno verso lidi migliori, grazie alle loro uniche forze. Matilda, però, non ci sta a dover aspettare così a lungo. Odia i soprusi e le ingiustizie e non ci pensa nemmeno per un istante a sottomettersi alla dittatura presidenziale; perciò, aguzza l’ingegno per cambiare le carte in tavola, mettendo in dubbio i giochi di potere tra adulti e bambini. In una cornice musicale attenta ad alleggerire le pesanti tematiche morali proposte, il pubblico si immedesima in Matilda, apprezzandone i pregi, ma soprattutto i difetti più irriverenti quali caparbietà e leggera perfidia. Adatto a tutti.