Maid

Alex, giovane mamma di Maddy, una bimba di tre anni, fugge dal compagno alcolizzato quando si rende conto che la sua aggressività sta degenerando in violenza fisica.
La serie racconta il percorso di maturazione della protagonista, dal distacco fisico dal partner, perseguendo innanzitutto un’autonomia economica e successivamente anche emotiva e psicologica, fino alla riscoperta del proprio valore e dei propri sogni.
Sebbene la narrazione concentri in un unico personaggio fin troppi problemi – violenza, povertà, disturbo mentale (la madre di Alex è bipolare), famiglia disfunzionale e una serie infinita di incidenti e avvenimenti negativi -, il coraggio della protagonista e la forza di rialzarsi sempre per amore della figlia trasmettono un messaggio di speranza. L’amore, specialmente quello di una madre, è un’arma potente, capace di sanare anche le situazioni più difficili. Infatti, è soprattutto per Maddy che Alex vuole spezzare la spirale negativa nella quale è intrappolata: figlia di un padre violento, si è ritrovata con un compagno altrettanto violento e non vuole lo stesso destino per sua figlia.
Un contatore virtuale visualizza frequentemente i conti che la protagonista è costretta a fare con i pochi soldi a disposizione e continui costosi imprevisti. Un espediente che aiuta a riflettere: Alex per la prima volta si trova a provvedere al sostentamento suo e di sua figlia e prende coscienza che senza un’autonomia economica e la capacità di gestire le proprie risorse non può operare scelte libere e autodeterminarsi. Un insegnamento prezioso. Consigliato a un pubblico +16.