L’infinito esiste?

Se da bambini, guardando il cielo stellato, ci si è mai chiesti quanto fosse grande l’infinito, forse ora si penserà di trovare qualche risposta vedendo questo documentario scientifico targato Netflix.
L’opera, suddivisa in capitoli espressamente numerici a richiamo di una delle scienze messe in campo, ossia la matematica, propone idee complesse circa l’infinito, attraverso uno stile avvincente sia dal punto di vista visivo, quanto esplicativo. Rinomati studiosi appartenenti a svariate discipline – fisica, filosofia, cosmologia – usano parole diverse per definire l’infinito, pur convogliando nel medesimo pensiero: non esiste una certezza approvata unanimemente circa qualsiasi teoria proposta dall’uomo, in materia d’infinito. Dapprima, gli studiosi provano con il loro racconto a identificare l’infinito come un’entità uguale a 0, poi come una costituzione geometrica similare a un cerchio, in cui lo spostamento in avanti e indietro rispetto questa configurazione è infinito, data l’assenza di ostacoli. Si passa poi per un’altra serie di analisi, in cui si teorizza che l’infinito possa essere di dimensioni gigantesche, ma allo stesso modo altrettanto minuscole, in base al punto di vista in cui ci si pone a osservarlo, pieno di buchi neri e wormhole, distruttibile e ricomponibile in un lasso di tempo infinitesimale, passando per qualsiasi cambio di stato.
Il documentario è un coinvolgente viaggio che evidenzia l’esercizio creativo della mente umana di fronte al mistero delle realtà esistenziali dell’universo. Adatto a tutta la famiglia.