L’imperatrice

Dimenticate Romy Schneider discendere le colline bavaresi per buttarsi tra le braccia amorevoli del suo “Franz”. L’imperatrice di Netflix disvela un’altra storia della principessa Sissi.
La serie parte sì con il cliché storico che vede Elisabetta, adolescente ribelle e romantica, imbattersi nell’imperatore d’Austria Francesco durante una passeggiata tra i boschi. Tuttavia, il dipanarsi della trama ci porta altrove. L’unione della coppia Sissi-Franz sembra far vacillare la struttura del potere, in un contesto storico in cui la popolarità del Kaiser è ai minimi. Il popolo è in continuo sussulto a causa delle condizioni precarie in cui riversano. La polizia teme che Franz possa cadere nuovamente preda di attentati terroristici così come la neo imperatrice, oggetto di curiosità delle società ribelli viennesi pronte a infiltrarsi a palazzo. In aggiunta a questa pressione sociale, i poteri stranieri minacciano di invadere i confini dell’impero. E così nuove e vecchie figure di palazzo cospirano contro i due imperatori ledendo la loro lucidità e sicurezza. Il fratello minore di Franz, Maximilian, s’intromette tentando di rubare trono e moglie al Kaiser, mentre l’arciduchessa madre, temendo di vedere il suo potere declinare costringe Elisabeth a un ruolo minoritario, ossia quello di oggetto da ingravidare. Sissi però fa di tutto per affermare la sua personalità, influenzando la visione del marito, ancora incastrato tra doveri e aspirazioni.
Una serie cruda su una personalità femminista ante litteram che ammalia da secoli. Adatto a un pubblico +16 per contenuti forti.