Libera

Libera Orlando è una giudice del tribunale di Trieste, professionista appassionata e temuta dai colleghi e avversari per la tenacia e la testardaggine nel perseguire verità e giustizia, tanto da essere soprannominata “scassazione”. In effetti, seppur ineccepibile nelle sentenze, ha un modo tutto suo, talvolta fuori dagli schemi rigidi delle regole giudiziarie, per trovare la verità. Ha la capacità di guardare con umanità chiunque abbia di fronte, vittima o imputato, perseguendo il loro bene nell’applicazione della legge.
È grazie a questa attenzione che individua in un imputato una pista per riaprire il caso della misteriosa morte di sua figlia per presunta overdose. La narrazione mantiene suspense fino all’ultima puntata dove la verità viene finalmente svelata.
Nel corso della storia emerge anche il lato familiare della protagonista: una nonna affettuosa che ha cresciuto con amore la nipote, rimasta orfana per la morte della madre e l’assenza del padre, sconosciuto, con il prezioso aiuto della sorella trasferitasi dalla Sicilia per aiutarla.
Libera conosceva bene l’animo della figlia: l’ha riaccolta in casa, come solo una madre sa fare, dopo averla persa per anni a causa della droga, credendo nel suo sincero proposito di cambiare vita grazie alla maternità. Dopo la sua morte ne ha difeso la memoria contro ogni evidenza, sfidando persino il parere dell’ex marito, Davide.
Alla fine, è grazie alla tenacia di Libera e alla sua incrollabile fiducia nella figlia che i legami familiari trionfano (anche quello paterno ritrovato), rivelando una verità capace di ristabilire giustizia e pace.