Le onde del passato

Tratta dal romanzo “Due sirene in un bicchiere” della scrittrice Federica Brunini, la fiction ha per protagoniste Anna e Tamara e la loro comunità sull’isola d’Elba.
Il riconoscimento da parte di Tamara di uno dei tre uomini che avevano stuprato lei e Anna, quando erano amiche inseparabili poco più che adolescenti, riapre ferite profonde e mai sanate che in una notte avevano strappato loro sogni, innocenza e fiducia negli uomini e nelle forze dell’ordine. Tamara vuole ora la verità su quella notte, nonché giustizia per il male ricevuto e trascina anche Anna, suo malgrado, nell’affannosa ricerca: le due, travolte da intrighi che toccano persone insospettabili della comunità, passano paradossalmente dall’essere vittime alla condizione di accusate e costrette a difendersi.
Scorci splendidi dell’isola, ritmi serrati, colpi di scena (a tratti prevedibili ma efficaci) e un buon cast rendono la serie coinvolgente.
Sul piano tematico emerge l’incapacità di tutti di dire la verità: come cercarla se non si è capaci di viverla? Come trovarla se si mente anche a chi si ama, convinti che sia meglio cavarsela da soli, salvo poi cacciarsi nei guai? Ogni errore nasce da questo meccanismo, destinato a spezzarsi solo quando verrà a galla la verità: quella dei fatti, ma anche dei sentimenti.
Note positive del racconto sono la forza di Tamara di aver trasformato il male in bene, il dolore in amore accogliendo la figlia nata dallo stupro, e la rete di solidarietà e amore che si sviluppa intorno alle due donne che non sono più sole ad affrontare il dolore, l’ingiustizia e “le onde del passato”.