Le caravelle dell’abbondanza

Le nuove generazioni, abituate a trovare la frutta e la verdura esposta negli scaffali refrigerati, si sorprenderanno di fronte a “Le caravelle dell’abbondanza”, ultimo show tv divulgativo proposto da RaiPlay e poi da Rai Gulp.
Sì, perché in un viaggio tra la storia, la geologia e la gastronomia, i giovani d’oggi potranno scoprire che, senza la scoperta delle Americhe da parte del navigatore Cristoforo Colombo, a quest’ora non potrebbero mangiare le loro amate patatine fritte.
“Le caravelle dell’abbondanza” è un vero e proprio gioiello, ideato appositamente per la fascia dei preadolescenti, operazione mediale rara e alquanto delicata.
Attraverso una commistione di grammatiche narrative – riprese dal vivo in Italia e in America Latina, in concerto a inserti in animazione -, Attilio Aleotti, una sorta di goliardico “zio”, accompagna i ragazzi delle scuole italiane e della Colombia a ripercorrere il cammino che i prodotti alimentari americani hanno intrapreso per raggiungere i continenti del “vecchio mondo”.
Il programma si struttura in brevi documentari – sette in totale – che si concentrano sul dipanare le avventure segrete del continente scoperto per caso nel 1492. Attilio Aleotti, infatti, s’immerge nei luoghi più disparati tra il vecchio e il nuovo continente, unitamente ai suoi compagni d’avventura, per mostrare come si coltivano, come si raccolgono e come si trasformano i cibi che si trovano sulle nostre tavole. È facile dunque, ritrovare i piccoli divulgatori preparare leccornie unitamente a chef e tecnici del settore agroalimentare. Uno show adatto a tutti.