La bambina con la valigia

Nel maggio del 1945 la guerra sembra ormai finita. La famiglia Haffner è insieme a cena una sera come le altre, quando la polizia porta via Kurt, padre di Egea, di cui si perde ogni notizia. L’unica che sembra aver capito la gravità della situazione è Ersilia, la madre di Egea, che riesce a convincere la suocera e gli zii a partire, ma senza di lei che andrà in Sardegna a cercare lavoro. Egea parte con la nonna e gli zii per Bolzano, dove cresce e diventa una giovane donna alle prese con il negozio di famiglia. La ragazza, però, sarà messa davanti una scelta: andare con sua madre in Sardegna o rimanere a Bolzano? Sceglie di rimanere in Trentino con la nonna e la zia, che accompagnerà nei suoi ultimi giorni di vita a causa di un tumore, ma soprattutto con Giovanni che sarà l’amore della sua vita e la aiuterà a fare memoria della storia della sua famiglia.
Tratto dall’omonimo romanzo, “La bambina con la valigia” ripercorre la vera storia della piccola Egea Haffner, una dei tanti bambini costretti a scappare dalla propria città a causa delle Foibe. Egea ancora oggi è simbolo del tragico esodo istriano-dalmata e continua a condividere la sua storia affinché non venga mai dimenticata.
Il film tv ha l’abilità di raccontare una vita intera in solo 100 minuti in modo delicato, elegante e coinvolgente. Vedere un orrore tanto grande attraverso lo sguardo infantile e puro di una bambina e seguirne l’impatto che ha avuto sulla sua formazione porta a una riflessione su una tragedia che spesso tende a passare inosservata.
L’opera è consigliata ad un pubblico +13 per le tematiche trattate.