Klincus

C’è un mondo nascosto agli umani, un mondo in cui gli abitanti vivono in sintonia con la natura e si chiama Frondosa. Qui arriva Klincus, un ragazzino di tredici anni costretto a lavorare in fabbrica sotto il comando del perfido Sir Graylock, che è scappato per sfuggire ai maltrattamenti e, soprattutto, per ritrovare i propri genitori, dal momento che non è convinto di essere orfano.
Klincus, grazie ai suoi piccoli amici di Frondosa, imparerà che è importante stabilire un giusto equilibrio fra natura e sviluppo tecnologico. Nella serie, infatti, assumono un ruolo opposto la splendida Frondosa e la città di Umghard, occupata da un’enorme industria che la rende espressione di una tecnologia avanzatissima.
Pur essendo ambientata agli inizi del Novecento, in particolare nel momento della rivoluzione industriale, le tematiche di “Klincus” risultano particolarmente attuali, invitando il giovane pubblico ad una profonda riflessione sul delicato equilibrio fra modernità e tradizione, fra necessità di innovazione tecnologica e necessità di salvaguardia dell’ambiente, fra una concezione di produttività e una concezione di condivisione e solidarietà.
E tale riflessione è necessario che sia radicata soprattutto nelle giovani generazioni chiamate a tutelare il loro stesso futuro, così come l’agenda 2030 sottolinea.
La serie, che è ispirata agli omonimi romanzi per bambini di Alessandro Gatti, risulta di ottima qualità, e focalizza l’attenzione su un’emergenza educativa, stimolando anche un’analisi di tipo storico-sociale fondamentale.