Imma tataranni – sostituto procuratore terza stagione

Calogiuri, colpito durante l’attentato a Romaniello, è in coma e tiene in apprensione tutta la Procura, in particolare la Tataranni che va a trovarlo ogni giorno, fino a un inaspettato risveglio e un lento recupero della memoria. Dal rapporto tra i due e quello tra Pietro, marito di Imma, e la nuova amica paleontologa Sara, si capisce che la crisi coniugale non è per niente risolta. E quando Sara viene uccisa mentre si trova in compagnia di Pietro in una situazione piuttosto ambigua, risulta evidente che l’amicizia si stesse trasformando in qualcosa di più. Imma è profondamente rattristata dal comportamento del marito, eppure anche lei è ancora confusa per i sentimenti che prova per Calogiuri.
Le vicende si susseguono con omicidi e casi complessi che, puntualmente, il sostituto procuratore risolve brillantemente grazie a intuito, capacità deduttive non comuni, testardaggine e senso di giustizia che la contraddistinguono.
Ma forse è più il lato umano della protagonista, di cui i casi giudiziari sembrano piuttosto il contorno, che colpisce lo spettatore: le difficoltà e le fragilità che manifesta nella vita privata, la crisi matrimoniale, i problemi con la figlia, con la mamma, con la suocera. Tutto sembra dire che la sicurezza e la caparbietà sul lavoro, la sua ironia nell’affrontare gli avvenimenti non siano altro che la corazza per difendersi da una grande insicurezza affettiva.
Il tira e molla “lei-lui-l’altro” però comincia a stancare: a quando una riconciliazione tra Imma e Pietro? È evidente infatti a tutti che, nonostante tanti scossoni, si amino ancora.