Il Turco

Un avvincente dramma storico ispirato a una storia vera e a un romanzo, ambientato dopo l’assedio di Vienna del 1683. Il protagonista, Hasan Balaban, giannizzero ottomano accusato ingiustamente di tradimento e ripudiato dal padre, si rifugia nel villaggio trentino di Moena. Lì conosce Gloria, giovane emarginata e ritenuta una strega, ma in realtà figura carismatica e rispettata per le sue doti curative e il legame con la comunità.
Il cuore della storia sta nell’evoluzione interiore dei protagonisti: Hasan affronta un doloroso percorso di redenzione, combattuto tra identità, lealtà, desiderio di riscatto e un nuovo sentimento d’amore. Gloria incarna la resilienza femminile e il bisogno umano di appartenenza. I loro destini si intrecciano con quelli degli abitanti del villaggio, in un racconto che esplora il senso di giustizia, il pregiudizio, le ipocrisie umane e la capacità di rinascita.
L’ambientazione storica è resa con cura grazie a costumi e scenografie dettagliate, nonostante le riprese effettuate in gran parte in Ungheria. Le scene d’azione sono ben coreografate, e Yaman offre una performance intensa, seppur a tratti troppo enfatica.
Limiti del prodotto: alcuni snodi narrativi sono un po’ affrettati e l’analisi psicologica dei personaggi resta su un livello piuttosto superficiale; troppo estremizzata la contrapposizione tra buoni – i turchi – e cattivi, cioè i cristiani (non a caso il traditore e il più infimo dei personaggi è un monaco). Il doppiaggio italiano ha qualche lacuna emozionale.
Adatto dai 16 anni in su per la presenza di scene cruente, nudi e temi maturi.