Il Gattopardo

La serie “Il Gattopardo” ripercorre con coraggio una delle storie più amate e famose tra i grandi classici della narrativa italiana. Il paragone con il capolavoro di Luchino Visconti è immediato, ma allo stesso tempo inutile, in quanto si tratta di una versione nuova non solo per la struttura seriale ma anche per la modalità con cui vengono raccontate le vicende.
I protagonisti della storia sono il principe di Salina, interpretato da un eccellente Kim Rossi Stuart, e sua figlia Concetta, di cui veste i panni Benedetta Porcaroli. Concetta è l’unica dell’intera famiglia a voler rompere con la vita che le è stata imposta dall’austero padre in nome del loro cognome: prende in mano la sua esistenza e non si piega né al volere del Principe né davanti alle pretese affettive di Tancredi (Saul Nanni), mostrandosi come una protagonista coraggiosa e autorevole. Una scelta strategica per aprire la storia a un pubblico più ampio, ma anche per renderla attuale.
“Il Gattopardo” è un dramma in costume dalle ambientazioni mozzafiato, abiti di scena da sogno e una colonna sonora coinvolgente ed emozionante. Ciò che lascia a desiderare sono alcune prove attoriali, ma soprattutto la sfida del dialetto: se alcuni lo hanno abbracciato e fatto proprio, altri risultano al limite del ridicolo, abbassando il tono della storia. Al di là di questi aspetti, è un prodotto interessante e accattivante.
Nell’arco delle puntate della fiction sono presenti alcune scene sessualmente esplicite; pertanto, se ne consiglia la visione a un pubblico +16.