Il Commissario Ricciardi – Seconda stagione

Il Commissario Ricciardi continua a non darsi pace: il suo “super potere”, consistente nel vedere e ascoltare le ultime parole pronunciate dalle vittime degli omicidi su cui indaga, è per lui una maledizione che teme possa trasferire ad un’eventuale prole. Per questo è terrorizzato dall’idea di lasciarsi andare con la dolce Enrica, la vicina di casa da sempre innamorata di lui pur se quasi promessa in sposa a un militare tedesco. Ricciardi riesce a superare questa impasse, in cui a frenarlo è la paura di far male a chi ama, e alla fine capisce che un sentimento così forte non può essere scavalcato da una preoccupazione infondata.
Ad aiutarlo in questo percorso verso una maggiore consapevolezza ci sono gli amici, in particolare il dottor Modo e il fidatissimo brigadiere Maione, per lui una vera e propria famiglia, gli affetti su cui sa di poter contare quando è in difficoltà e non capisce quale sia la strada giusta da seguire per la meritata serenità.
Gli elementi sentimentali, più ricchi rispetto alla prima stagione a causa dell’arrivo di una terza pretendente per Ricciardi, sono ben bilanciati con i casi di puntata, avvincenti e capaci di tenere alto l’interesse del pubblico. Le storie, sempre disegnate con tinte noir che rendono la serie un unicum nella nostra tv, confermano la necessità di una visione consigliata agli over 16, anche per la complessità del contesto socio-politico in cui le vicende sono ambientate: una Napoli sempre più limitata e controllata dal fascismo che rischia di compromettere le vite degli stessi protagonisti.