I cacciatori del cielo

Realizzata in occasione del centenario della nascita dell’Aeronautica Militare, questo docu-film è caratterizzato da diversi linguaggi quali fiction, animazione, contributi tratti dal repertorio storico e testimonianze.
Al centro c’è la figura di Francesco Baracca, aviatore, definito “asso degli assi” per il suo talento e le sue imprese e lo scenario è quello della Prima Guerra mondiale, di cui Baracca è stato riconosciuto come uno degli eroi nazionali.
L’aspetto significativo del progetto risiede nel fatto che a fare da protagonista non è la guerra, bensì i sentimenti. Piovesan, Baracca e Piccio sono tre uomini diversi per estrazione sociale e carattere, ma diventano grandi amici e superano gli ostacoli appellandosi al grande spirito di collaborazione. Vedere, dunque, in uno scenario di guerra sentimenti quali amore, coraggio, amicizia, sacrificio, fa comprendere che l’uomo può sicuramente trovarsi in situazioni difficili, ma non abbandonare l’umanità che custodisce dentro di sé. A tal proposito è sicuramente significativa la figura di fantasia di Piovesan, meccanico di umili origini che riesce a ideare e realizzare significative migliorie per i velivoli.
Parlare di guerra ed eroismo oggi appare sicuramente un terreno delicato. Forse è proprio questo l’aspetto che l’opera ha voluto indagare: gli eroi non sono mai tali solo per i meriti e le imprese, bensì per i valori e le emozioni che, in quelle gesta e non solo, hanno messo, dando così vita a cambiamenti che riguardano l’intero Paese.