Gli occhi del musicista

Non c’è più la musica di una volta! Nell’era dei singoli e delle piattaforme online, Enrico Ruggeri, ultimo Don Quijote del settore musicale, s’immola in una crociata personale, volta a raccontare la scena del grande cantautorato del passato.
“Gli occhi del musicista” tesse dei veri e propri affreschi esistenziali di personalità volitive e introspettive, ma sicuramente uniche, capaci con la loro arte di segnare la scena musicale italiana.
Il titolo dello show prende spunto da una vecchia canzone dello stesso Ruggeri, legittimandolo, così, di quella veste di aedo verso le posterità, rispetto al percorso evolutivo della musica.
Di fronte a una platea alquanto giovanile, il conduttore rimarca l’unicità di un certo modo di fare arte attraverso le sette note e, in un’atmosfera raccolta e dai contorni sfumati, quasi da piano bar intimista, s’inabissa nella sua rincorsa alla memoria.
Il passato artistico non può essere spazzato via dall’odierna sovraesposizione commerciale della musica e perciò Ruggeri, sfoderando il suo ventaglio emotivo, si presta a reinterpretare le grandi canzoni italiane con tatto e delicatezza, grazie alla presenza di una ensemble musicale.
Inoltre, insieme a lui, Flora Canto e svariati ospiti di puntata riassumono in un’ora la carriera dei personaggi presi in esame, attraverso filmati, chiacchierate nostalgiche con aggiunta di aneddoti personali e non.
“Gli occhi del musicista” è un’occasione garbata, ma decisa per ricordare i poeti cantori della musica del Novecento. Un programma adatto a tutta la famiglia.