Geek Girl

Harriet, sedicenne intelligente e brillante a scuola dove frequenta anche un laboratorio di sartoria e moda con la sua migliore amica Nat, ha però serie difficoltà nei rapporti con i coetanei.
A causa della sua goffaggine, del rifiuto di omologarsi alle mode e ai comportamenti dei pari, del suo modo di esprimersi senza filtri o maschere, è il bersaglio ideale dei bulli della scuola. Subisce innumerevoli angherie, e viene etichettata come “geek”, termine dispregiativo usato per indicare una persona impacciata e insicura, considerata per questo “strana”.
L’occasione di cambiare la propria vita arriva inaspettatamente, quando, durante un concorso per modelle a cui partecipa con la scuola, viene notata da un agente. Questa improvvisa rivoluzione la mette a dura prova: se da un lato finalmente qualcuno la valorizza e riconosce che quella personalità la rende unica e capace di comunicare qualcosa di diverso attraverso il suo modo di indossare un abito, dall’altro il mondo ambizioso e vorticoso in cui viene catapultata rischia di schiacciarla, facendole perdere sincerità, autenticità e amicizie.
Ad aiutarla saranno la famiglia – un padre eccentrico ma sempre presente e una matrigna saggia, preoccupata solo del suo bene -, un agente di buon senso e un amore appena sbocciato.
La serie, pur nella sua semplicità, ha il merito di rappresentare una rarità nel panorama della produzione teen: una storia che affronta temi come bullismo, social, amicizia e amore con delicatezza, senza volgarità e con un linguaggio e delle argomentazioni valide e utili a qualche riflessione per adolescenti.