frank_gramuglia

Adesso è un affermato content creator e si cimenta anche con la scrittura, prima però ha svolto diversi lavori, soprattutto nel settore alberghiero. Questa, in sintesi, è la storia di Frank Gramuglia, milanese classe ’87 che da un paio d’anni sta spopolando sui social con i suoi video. Un cambiamento di vita nato da un obiettivo dichiarato e provocatorio: abbandonare il lavoro precedente che odiava e fare il minimo indispensabile per vivere e guadagnare bene.
Gramuglia è arguto, schietto, cinico e molto sboccato nel raccontare e ricostruire dinamiche di vita, in particolar modo lavorativa ma anche relazionale, che ha sperimentato su di sé. I filmati che mostrano le ipotetiche ed esasperate reazioni di uno stressato impiegato a strampalate richieste di capi, colleghi e clienti sono la prova del suo stile e probabilmente la causa del suo successo: tanti giovani, alle prese con le frustrazioni di lavori precari e mal pagati, si rispecchiano molto in ciò che lui racconta. Le urla, le continue parolacce e imprecazioni (con anche bestemmie censurate) esasperano però il tutto e potrebbero istigare a reagire realmente al quotidiano stress di ufficio con un’inopportuna violenza verbale. Ciò vanificherebbe l’intento di voler portare all’attenzione del grande pubblico il disagio della precarietà lavorativa giovanile.
Tantomeno è da apprezzare il cinico misantropismo, pur se probabilmente recitato e legato al suo “personaggio”, con cui affronta disparate situazioni di vita quotidiana: alla lunga, essere così sprezzanti potrebbe stancare anche i suoi tanti follower.