Da noi… a ruota libera (2024/2025)

Nel mondo dei talk show, non è facile riuscire a costruire una personalità narrativa tale da permettere una totale compenetrazione identificativa con il pubblico a casa. “Da noi… a ruota libera”, però, rappresenta tale operazione tv, riuscita grazie a un ventaglio di componenti degne di nota.
Il programma gode di una struttura ben congegnata, dalla duplice faccia. Accogliendo il pubblico di “Domenica In”, lo show propone, in apertura, una serie di interviste a personaggi famosi, optando, però, verso un racconto sui generis. Abbandonando l’istituzionalità del faccia a faccia, la padrona di casa, Francesca Fialdini, cerca, con l’ausilio di giochi e siparietti, di mettere così a proprio agio l’intervistato, da far sembrare il loro scambio come una goliardica chiacchierata tra vecchi amici.
Una volta catturata l’attenzione del pubblico, ecco che il programma gioca il suo asso vincente: la sua anima più intrinseca, perché “Da noi… a ruota libera” è uno show popolare, ossia concentrato sulla descrizione di storie di persone comuni che hanno lasciato un segno nella vita fuori dai riflettori.
Le loro vicende si dipanano in studio, grazie a vive testimonianze e a contenuti video pre-montati, circa il milieu loro circostante, regalando allo spettatore a casa un’idea di prossimità, di umanità.
Ed è qui che Francesca Fialdini si accende: preparata, proattiva, trasmette empatia e vicinanza non solo agli intervistati, ma anche al pubblico in studio.
“Da noi… a ruota libera” potrebbe essere definibile a ragion veduta come “lo show della porta accanto”. Adatto a tutta la famiglia.

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