Come per disincanto

Giselle è una principessa delle fiabe che, esiliata a New York, trova l’amore in un uomo, Robert, vedovo con una figlia di nome Morgan. Convinta del “vissero per sempre felici e contenti”, Giselle si dedica alla sua nuova vita di moglie e matrigna. Tuttavia, con la nascita della secondogenita Sofia, la donna sperimenta le fatiche del mondo reale, in cui la parola “sempre” nella ricerca della felicità risulta ingannevole. Giselle arranca fra pannolini e mediazioni genitoriali con l’adolescente Morgan, sempre più chiusa in sé stessa.
Stufa di questa situazione poco idilliaca, crede di poter risolvere tutto trasferendosi lontano dalla caotica città. In effetti, immersa nella natura dei sobborghi newyorkesi, la principessa pensa di poter recuperare terreno. Ha dalla sua una bacchetta esprimi desideri, un dono offertole dai suoi amici del mondo fiabesco per la nascita di Sofia. Giselle sogna di trasformare il suo nuovo paese in un villaggio da favola. La magia riesce, ma vi è un rovescio della medaglia: i due mondi, reale e fiabesco, collassano l’uno nell’altro perdendo energia e vitalità, così come Giselle, prigioniera del suo ruolo di matrigna, estremizzato negativamente dal sortilegio. La principessa sa di dover ristabilire l’ordine, lottando contro la componente malvagia che le sta divorando il cuore. Perciò, nell’unico attimo di lucidità, chiede a Morgan di essere lei a salvare i due mondi, credendo in sé stessa e nell’amore che un tempo l’ha circondata. Il film è una favola moderna con tratti satirici, adatto a tutta la famiglia.