C’erano una volta gli oggetti

Chi non ricorda “Siamo fatti così”, fortunata e storica serie di animazione? Ottavo frutto dello stesso franchise “Once Upon a Time…” è “C’erano una volta gli oggetti”.
Siamo fatti di storie e tutto ci racconta una storia: le persone, i luoghi, i libri e, persino, gli oggetti. Proprio questi ultimi sono i protagonisti di questa serie animata. Ogni oggetto che ci circonda e che, spesso, diamo per scontato, può raccontare una storia: come è nato, dove, chi l’ha creato, quali evoluzioni ha avuto nel tempo, se e come è cambiata la sua funzionalità.
A raccontare questi retroscena è il Maestro dalla lunga barba bianca: lo farà sempre insieme a un bambino, con divertimento e curiosità, dando vita a un viaggio spazio-temporale fatto di storia, mito, invenzioni, personalità.
Ogni oggetto rientra in un campo del sapere come la storia, la geografia, la filosofia e, spesso, viene aperta una riflessione anche sul mondo contemporaneo. Ad esempio è significativo, a tal proposito, il riferimento alle barriere architettoniche nella puntata dedicata alla sedia a rotelle.
La serie, che consta di 78 episodi ed è caratterizzata da una grafica moderna, non solo rappresenta un momento di formazione non formale per i piccoli spettatori, ma intende anche
stimolare un approccio curioso, critico e creativo al mondo che ci circonda, nonché una riflessione sul passato, il presente e il futuro.
Degna di nota è anche la coinvolgente sigla che è cantata da Cristina D’Avena, “la voce” italiana delle sigle dei cartoni animati.