Ballando con le stelle

“Non tutte le ciambelle escono col buco” e quest’anno Ballando con le stelle ne è l’esempio.
A prescindere dagli ingredienti accuratamente calibrati dalla geniale professionalità di Milly Carlucci e il suo team (dunque la ciambella c’è ed è buona), l’edizione 2023 si è mal amalgamata. In primis, la giuria ha eluso il suo compito essenziale di essere imparziale sia verso i giudicati, sia verso taluni giudicanti. Il condimento di ogni serata è stato più amaro che dolce, sia dal punto di vista verbale, sia meramente decisionale. I punteggi rivolti a parecchie coppie di talent sono stati a tutti gli effetti di parte, facendo volare palette dal valore di 0 fino a 10 apparentemente dettati più dalla propria preferenza. Ciò ha comportato feroci diverbi tra gli addetti ai lavori, con sproloquio di epiteti molto gravi e di scuse troppo flebili. Clima insolito per l’eleganza che contraddistingue il sabato sera di Milly Carlucci che ha come protagonista indiscusso il ballo. Un vero peccato aver testimoniato come lo show abbia alzato bene la palla, ma non abbia ben eseguito la battuta.
In campo infatti c’erano parecchi temi interessanti quanto sensibili: come la rinascita introspettiva personale di Ema Stockolma e Alessandro Egger in seguito alle violenze familiari da loro subite nell’infanzia, o la testimonianza toccante di Alex Di Giorgio. E non sono mancate anche esibizioni emozionanti, grazie all’alto livello dei maestri ballerini e l’immancabile musica della straordinaria Big band.