An Almost Christmas Story

Moon e Luna, un gufo e una bambina, accomunati da un’avventura difficile: aver perduto la strada di casa. Il gufetto, infatti, disubbidendo all’esortazione del padre, si è spostato dal loro albero durante una tempesta. Dopo aver trovato un provvisorio rifugio in un altro albero, il giorno dopo, si ritrova a Rockefeller Center: quell’albero, infatti, era destinato ad essere il noto albero di Natale di New York.
Smarrito in un nuovo ambiente, perseguitato all’inizio da alcuni uccellacci che poi, conosciuta la sua storia, lo aiuteranno, Moon vive una breve ma intensa storia di amicizia con Luna, anche lei lontana da casa. Sarà proprio l’intuizione della bambina di avvertire le forze dell’ordine a riportare il gufo nel suo habitat, a casa.
Il corto è poetico e coinvolgente. Affascinante è il dialogo fra la piccola e il gufo che avviene in due lingue diverse – e, quindi, senza comprendersi -, eppure sulla stessa linea, quasi una “comunicazione giusta” al di là delle differenze. Il messaggio lanciato, ben espresso nel finale, è quello della vera essenza del Natale: la famiglia.
Il gufo, infatti, ammaliato da luci e decori, non sa in cosa consista il Natale, ma una volta tornato a casa rivelerà alla sua famiglia che, pur non sapendo cosa sia, immagina sia racchiuso nell’abbraccio dei propri cari.
L’idea che la solitudine, che può essere sperimentata da tutti in qualsiasi momento, possa unirsi alla solitudine degli altri e, quindi, diventare “non solitudine”, è un aspetto significativo per questo tempo.