Adorazione

Quando Elena, sedicenne piena di vita e in contrasto col sistema come tanti adolescenti, scompare improvvisamente, la piccola comunità di Sabaudia viene sconvolta. Le ricerche della Polizia e quelle personali di Vanessa, la migliore amica di Elena, portano alla luce inquietanti verità. Gli amici e conoscenti della vittima si rivelano ben diversi da ciò che sembrano: falsi, violenti, infedeli, menefreghisti. Relazioni affettive sbagliate o malate, un’eccessiva disinvoltura nei rapporti sessuali, spesso senza alcun coinvolgimento sentimentale. Uno spaccato di adolescenza problematica e vuota di valori.
Gli adulti appaiono anche peggiori: se i teenager reagiscono con comportamenti sbagliati, a volte cattivi, a ciò che non accettano della propria famiglia e dell’ambiente che li circonda, i grandi sono incancreniti nei loro interessi, di potere o soldi, nell’apparenza di “perbenismo” e di status sociale elevato ed elitario, nei loro progetti sui figli, per i quali hanno pianificato il futuro e dai quali non accettano errori. Conoscendoli si comprende, ma non si giustifica, il perché dei comportamenti dei figli. Non si salva davvero nessuno!
La serie, tratta da un romanzo di Alice Urciuolo, offre un quadro sconfortante dell’adolescenza. Non possiamo che sconsigliarne la visione (indicata per un pubblico +16), seppure la trama sia avvincente. Appare ingiusto, riduttivo e pessimista far pensare che tutti i nostri ragazzi siano così. Attendiamo ancora una fiction che racconti agli adolescenti storie di giovani – e non sono pochi – creativi, generosi, appassionati, buoni.