Droga: è un’emergenza nazionale che colpisce i nostri figli

Droga: Diciamo un deciso No, allo Stato spacciatore; Apprezzamento all’azione del Questore di Macerata per immediato intervento di chiusura dei negozi di cannabis. Positivo anche l’annullamento del festival della cannabis di Torino. Subito una conferenza nazionale per dire che la droga è veleno per i nostri figli.

“La droga è una ‘’epidemia’’ nazionale che dobbiamo affrontare e risolvere, in modo concreto ed efficace, educando e formando i nostri figli. Serve inevitabilmente anche la repressione e il contrasto in aggiunta alla prevenzione per dissuadere i nostri ragazzi dall’uso della cannabis che è non solo pericolosa per i danni al cervello degli adolescenti ma anche perchè predispone i ragazzi più fragili e vulnerabili all’uso delle droghe.
La presenza di negozi aperti alla vendita di droga rappresenta un messaggio devastante per i nostri ragazzi, e vanifica decenni di attività di prevenzione contro la droga.
Occorre convocare subito una conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, mirante a fare il punto scientifico e concreto sui danni della droga, e mirante a rilanciare le attività di tutela dei nostri figli per allontanarli dal dramma dell’uso degli stupefacenti.

In una nostra recente indagine (Venduti ai minori, consultabile su www.moige.it) abbiamo rilevato con quanta facilità i minori accedano alla “Cannabis light”, non conoscendone i danni per la salute e il divieto per uso ricreativo. Basti pensare che all’interno dei cannabis shop: nel 30% dei casi non erano presenti cartelli di divieto di vendita ai minorenni e il 35% dichiara di non averci fatto caso (quindi non esposti in luogo visibile). Solo il 21% degli intervistati li ha visti in alcuni negozi e il 14% dichiara di averli visti sempre. Inoltre: il 69,6% degli intervistati dichiara l’assenza di cartelli per spiegare il corretto utilizzo della sostanza; solo il 3,1% di loro dice di averli visti sempre.
Ma ancora più grave che nel 72,2% dei casi i ragazzi dicono che non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto della sostanza; e che nel 68% dei casi il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni’’ ha dichiarato Antonio Affinita, direttore generale Moige, movimento genitori

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