2 Ottobre 2017 Siamo dinnanzi ad un’emergenza educativa, i nostri ragazzi hanno troppe cattive abitudini ed è totalmente assente un sistema di controllo che vigili sul rispetto dei divieti. Unitamente al ruolo educativo dei genitori, la diffusione di comportamenti trasgressivi impone alla società civile, ai fornitori e alle istituzioni una maggiore responsabilità. Nei settori dove esiste una legge è necessaria la collaborazione di venditori e provider per impedire l’acquisto e la fruizione da parte dei minori di alcol, fumo, giochi con vincite in denaro e pornografia. Sul fronte dei videogiochi auspichiamo che le raccomandazioni contenute nei sistemi di classificazione internazionale siano recepite con una norma apposita, che tuteli i minori dall’accesso ai videogiochi 18+. Il messaggio forte che emerge dall’indagine è il crollo del paradigma del “Vietato vietare”. Questa idea educativa, per decenni in voga è smentita dai dati che evidenziano, come nelle famiglie fondate su regole chiare e decisi “no”, i figli siano meno portati a comportamenti a rischio. Noi genitori abbiamo bisogno del contributo di tutti e non possiamo essere lasciati soli in questa importante sfida educativa. Il governo deve prevedere il coinvolgimento attivo delle famiglie poichè proprio i genitori rappresentano il primo e ultimo baluardo contro l’uso e abuso di sostanze e nuove dipendenze. Condividi l'articolo su