Da un’indagine condotta nel mese di aprile 2012 dall’Istituto demoscopico SWG per il Moige – movimento genitori è emerso che: i minori navigano, ‘’troppo’’ tra le tra le 3 e le 4 ore giornaliere. Osservando i dati si rileva che, a fronte dei due terzi dei ragazzi che naviga sul web non più di 3 ore al giorno, più di un terzo (soprattutto maschi) lo fa per ben oltre 5 ore. Per quanto riguarda i limiti e le preoccupazioni dei genitori, il dato per nulla rassicurante è che la percentuale dei padri e delle madri che pongono dei limiti ai propri figli sul tempo di navigazione ammonta a meno del 20%, mentre 8 genitori su 10 si fidano di loro e non stabiliscono alcuna restrizione. Preoccupa su questo fronte anche il 17% di genitori che non da nessun consiglio ai figli su cosa non fare nel web.
Ben 6 ragazzi su 10 non hanno computer dotati di sistemi di sicurezza e filtri per il controllo di accesso a siti dai contenuti pedopornografici e violenti. Addirittura 4 ragazzi su 10, per la maggior parte minorenni, vengono approcciati in Internet da sconosciuti che chiedono loro dati personali o fanno proposte indecenti (40% del campione, percentuale che sale a 52% per le femmine, cioè 1 ragazza su 2). La reazione della maggioranza è di interrompere subito la connessione, ma un terzo di coloro che hanno vissuto questa esperienza ha continuato a chattare seppur senza rivelare i propri dati.
Ciò che colpisce maggiormente è che la metà di coloro che hanno avuto questo genere di esperienze non ne abbia fatto parola con nessuno, e che solo una piccola parte ne abbia parlato con i genitori, e ancor peggio che un 4% abbia accettato di corrispondere alle proposte ricevute. È inferiore al 30% la quota di giovani alla quale non è mai capitato un episodio sgradevole (richiesta di informazioni personali, visualizzazioni immagini porno) mentre navigava in rete.