Per fortuna non tutti i giovani sono bulli ma è importante diffondere ad ampio raggio il maggior numero di informazioni possibili per sensibilizzare alla tematica un ampio numero di persone e per diverse fasce di età: dai minori agli adulti, dagli studenti ai loro genitori e docenti.
Il video rappresenta quanto male si può fare ad una persona con comportamenti irresponsabili e le conseguenze che ne derivano.
Allora che fare? E qui il messaggio si rivolge non solo a chi vive l’esperienze direttamente ma anche a terze persone che indirettamente conoscano situazioni simili che avvengono nei confronti di amici di amici, ecc.
Trasmettere alle famiglie e ai minori l’importanza del rispetto del prossimo e l’importanza anche delle nuove tecnologie che se usate bene, portano bene.
Stimolare una buone regole comportamentali per diventare navigatori sicuri, utilizzatori creativi e consapevoli di internet.
Partendo dal presupposto che occorre rispettare le regole e non tollerare la violenza, ecco cosa si potrebbe fare per intervenire sulla problematica:
Alcuni accorgimenti per le vittime
- evitare di mettersi allo stesso livello dei bulli
- evitare il non dare peso, il “far finta di niente”
- non rispondere a chi insulta ma salvare i messaggi prendendo nota dell’orario e del giorno in cui sono arrivati
- utilizzare i filtri che servono a bloccare le e-mail moleste
- cambiare il proprio nickname
- evitare il silenzio e la segretezza
- parlarne con i genitori o con una figura adulta (docente, polizia postale)
Alcuni accorgimenti per i docenti
- stabilire un clima di classe in cui sia possibile confrontarsi, gestire conflitti, promuovendo l’accettazione dell’altro
- osservare attentamente le dinamiche tra gli allievi, anche e durante la ricreazione e gli intervalli
- attivare percorsi educativi
- confrontarsi con il dirigente scolastico e con i colleghi
Alcuni accorgimenti per i genitori
- parlare di più con i figli
- ascoltare senza esprimere giudizi
- comprendere e condividere le emozioni del figlio
- non mettergli pressione e rispettare i suoi tempi
- mostrarsi come porto sicuro non come “controllore”
- evitare qualsiasi atteggiamento che porti all’idea di una eventuale punizione
- essere coscienti e consapevoli che il bambino prende esempio da quello che accade in casa, per cui gestire al meglio i comportamenti genitoriali
- incoraggiare e alimentare l’autostima del figlio
- aiutarlo a sviluppare le sue caratteristiche positive e le sue abilità
- non farlo sentire solo